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Channel: Commenti per autismo incazziamoci
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Commenti su “ABA, SEI LIMITATA”… CHE PESO DARE ALLA LEZIONE DI TIZIANO GABRIELLI? di Paperinik

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Mi costa fatica rispondere su questo sito, ma la discussione sta degenerando su diversi aspetti. Cercherò di essere il più chiaro possibile.

La prima cosa su cui non concordo è che l’autismo sia stereotipia, questo è ciò che affermerebbe Gabrielli secondo Papa, se non è così mi scuso con Gabrielli e bacchetto Papa che non ha compreso ciò che afferma lo stesso Gabrielli.
Affermare che l’autismo è stereotipia e che dipende solo da quelle ,tanto che sconfiggendo le stereotipie si sconfigge l’autismo è quanto di più falso si possa pensare.
Ma procediamo per gradi.
Qui,nei vostri commenti, per avvalorare tale teoria , avete iniziato una gara ad annoverare nelle stereotipie anche comportamenti che non lo sono, per arrivare a citare le “stereotipie mentali”.

Cerchiamo di restare con i piedi per terra e vediamo cosa ci dice il DSM V in proposito:

(ultima versione ancora a venire):

B. Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive come manifestato da almeno 2 dei seguenti punti:

1) Linguaggio e/o movimenti motori e/o uso di oggetti, stereotipato e/o ripetitivo: come semplici stereotipie motorie, ecolalia, uso ripetitivo di oggetti, frasi idiosincratiche.

2) Eccessiva aderenza alla routine, comportamenti verbali o non verbali riutilizzati e/o eccessiva resistenza ai cambiamenti: rituali motori, insistenza nel fare la stessa strada o mangiare lo stesso cibo, domande o discussioni incessanti o estremo stress a seguito di piccoli cambiamenti.

3) Fissazione in interessi altamente ristretti con intensità o attenzione anormale: forte attaccamento o preoccupazione per oggetti inusuali, interessi eccessivamente perseveranti o circostanziati.

4) Iper-reattività e/o Ipo-reattività agli stimoli sensoriali o interessi inusuali rispetto a certi aspetti dell´ambiente: apparente indifferenza al caldo/freddo/dolore, risposta avversa a suoni o tessuti specifici, eccessivo odorare o toccare gli oggetti, fascinazione verso luci o oggetti roteanti.

Io ,ma non solo io, propendo per considerare quelle al punto 2 non delle stereotipie,ma dei comportamenti OCD (ossessivo-compulsivi) .
Fissare le luci è un iperstimolazione,ma non una stereotipia vera e propria.

Detto questo trovo molto pericoloso (nonostante io sia un comportamentista convinto) affermare che le stereotipie (o gli ocd) vadano estinti senza conoscerne la funzione.
Al di là del nome che possiamo dare a tali comportamenti è sempre doveroso cercare di capirne la funzione.
La vera stereotipia è quella che provoca piacere ed avviene e continua anche in una stanza vuota, a dimostrazione che non ha altro scopo ( come attirare attenzione o gestire l’ansia).
Le stereotipie che servono ad attirare l’attenzione od a comunicare i propri stati d’animo (pensate allo sfarfallare quando contenti nei bambini piccoli anche NT) miglioreranno semplicemente lavorando sulla comunicazione.
Le stereotipie che provocano piacere e magari aumentano nei momenti di noia (succede a tutti) possono diminuire semplicemente insegnando nuove attività più divertenti e non lasciandoli da soli senza far niente.
Ma le stereotipie, che servono a gestire l’ansia ,non devono essere semplicemente estinte, perché potrebbero ritornare più forti di prima oppure l’ansia non controllata attraverso di esse,potrebbe portare a comportamenti più problematici. Meglio lavorare su strumenti alternativi per gestire l’ansia, o si concede loro una stereotipia sostitutiva ,ma più socialmente accettabile,oppure si lavora in modo cognitivo sulle paure e sull’ansia del soggetto,sempre che quest’ultimo sia in grado di recepire un tale lavoro.

Infine vorrei chiarire, se ve ne fosse bisogno, che pur scomparendo le stereotipie, l’autismo resta, poiché restano in diversi casi i problemi nel ricettivo (particolar modo nel verbale) soprattutto se vi è stato un danno in tal senso,ma anche altre elaborazioni dovute ad essere ipo o iper reattivi agli stimoli sensoriali.
Ed ancora più evidente è il fatto che anche senza stereotipie permangono nell’autistico tutti i problemi legati alla ToM (teoria della mente).


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